giovedì 2 aprile 2009

DA LEGGERE...........e magari far girare



Durante una grigliata Federica cade.

Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.

Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.

Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.

Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.

Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus, Federica sarebbeancora viva.

La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.

Basta 1 minuto per leggere il seguito:


Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco sipuò facilmente porvi rimedio.

Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.Cosa che non è facile.

Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictuscerebrale:


* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bellagiornata) e non ce la farà;

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà soloparzialmente);

* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muovesolo lateralmente è un segno di allarme).

Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente ilpronto soccorso.Descrivete i sintomi della persona per telefono.

Un medico sostiene che se mandate questa è- mail ad almeno 10 persone,si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anchela nostra.

Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo, usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli altri.

1 commento:

  1. Proverò a far girare questa catene è importante conoscere queste cose, grazie per il post. è propio vero avvolte basta poco per salvare una vita. Un abbraccio affettuoso Milena a.

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